L’Arte non ha sbarre
Art has no bars / L’Arte non ha sbarre – Progetto a cura del team di MArteSocial, dedicato agli istituti penitenziari con l’obiettivo di promuovere giustizia sociale e diritti umani attraverso l’arte. Presso la Casa Circondariale di Rebibbia Femminile, le detenute partecipano a laboratori di pittura murale e altre espressioni artistiche, esplorando la propria identità e comunicando le loro esperienze. Le opere prodotte saranno esposte sia all’interno che all’esterno del carcere, con iniziative come il murale dedicato a Caterina Martinelli. Le artiste Tiziana Rinaldi Giacometti e Chiara Anaclio guideranno i laboratori, fornendo competenze utili per il reinserimento sociale post-detenzione.
L’Arte non ha sbarre punta ad abbracciare la funzione rieducativa della pena, inserendosi nell’ambito della progettazione, esecuzione e monitoraggio delle politiche e delle attività rieducative riservate ai detenuti, mettendo in luce opportunità e criticità dell’attuale sistema penitenziario italiano. Il progetto, inoltre, intende unire la valorizzazione della persona allo sviluppo della sua autonomia, coerentemente con la vocazione dell’art. 27 della Costituzione, nella direzione di un reinserimento sociale.
La premessa che ispira L’arte non ha sbarre, pertanto, è che dimensione culturale e dimensione sociale siano legate a doppio filo e possano esercitare un impatto positivo sulla vita degli individui e delle comunità.
Il progetto L’Arte non ha sbarre è un percorso di arte ed educazione artistica con le detenute della casa circondariale di Rebibbia, ed è inserito nel cartellone della Biennale MArteLive con il coordinamento di Oriana Rizzuto e le ScuderieMArteLive, curatrice di progetti culturali legati alla street art e ai diritti umani per MArteSocial.